Quale sale scegliere per quale piatto?

Mondo Spezie

Si fa presto a dire “Sale Pregiato”. Salgemma o sale aromatizzato? Cristalli in fiocchi o in grani? Se è vero che, in cucina, vince chi si differenzia, è altrettanto vero che solo conoscendo a fondo ogni ingrediente si riesce a creare piatti originali, davvero memorabili. Ecco la nostra guida ai sali, da consultare senza alcuna moderazione: non potrai più farne a meno!

Sale da cucina: è solo uno?

Si chiama cloruro di sodio ed è sempre presente sulle nostre tavole, tal quale oppure all’interno delle miscele: il sale da cucina, infatti, è un ingrediente fondamentale in molte formulazioni. Oltre alla distinzione tra i salgemmi, estratti dalle miniere, e i sali “di superficie”, prodotti dall’evaporazione dell’acqua di mare nelle saline, c’è molto di più da scoprire.
Abbiamo parlato in un precedente blogpost dei sali pregiati, distinguendoli tra salgemmi e Sali aromatizzati. Entrambi fanno parte della grande categoria del sale da tavola, ma hanno certamente una marcia in più, sia per composizione che per possibilità di applicazione.

Viaggio nei tipi di sale da cucina

Esistono quindi diversi tipi di sale, che in questo blogpost andiamo a raggruppare per composizione e forma.
Composizione: salgemmi e sali aromatizzati. Alcuni sali pregiati contengono anche altri elementi minerali, come il Rosso delle Hawaii che contiene l’Aleae, un’argilla vulcanica. Questo componente dona al salgemma il tipico colore rosso mattone e, soprattutto, ne cambia la composizione, visto che presenta un alto contenuto di ferro. Per questo motivo si abbina particolarmente bene alle carni rosse, ma anche all’agnello e al pesce.
I sali aromatizzati, invece, sono composti da sale marino a cui è stata aggiunta un’aromatizzazione naturale. Qualche esempio: Sale agli Agrumi, Sale allo Zafferano, ma anche il Sale Affumicato.
Forma: La differenza principale è tra sali in grani e sali in fiocchi. I primi possono essere macinati molto finemente oppure mantenuti a grana grossa, fornendo un’ampia possibilità di utilizzo in base alle proprie esigenze. I secondi invece hanno una struttura più leggera e sottile e sono molto popolari nelle cotture tipo griglia o bbq, perché si assorbono molto facilmente e non lasciano la croccantezza del sale, anche quando cosparsi a fine cottura. Sono molto ricercati anche in pasticceria, dove vengono abbinati al cioccolato e al caramello.

Quanti tipi di sale esistono?

Almeno quattro, stando alla classificazione che abbiamo presentato nel precedente paragrafo: salgemmi, sali in fiocchi, sali aromatizzati, sale comune.
Quando si parla di tipi di sale da cucina, ci rendiamo conto che le possibilità di creare degli abbinamenti sono davvero tante. Ecco perché, quando si tratta di associare un sale ad una pietanza, possiamo seguire questo criterio:
salgemma: per piatti che si consumano “in purezza” e per esaltare il gusto di alcune carni e pesci. Mai provato a fare un test al buio per riconoscere i diversi tipi di sale sullo stesso taglio di carne?
sale aromatizzato: per piatti che non prevedono l’aggiunta di ulteriori aromi, ma che vogliono conservare un gusto preciso. Ad esempio: il sale agli agrumi sull’insalata, con un filo d’olio.
sale in fiocchi: vista l’alta solubilità e la sapidità delicata, sono da provare su carni, pesce e crostacei, specialmente se prevedono una cottura alla griglia. Ottimi e coreografici sul cioccolato, sia gelato che mousse, e nel caramello.
sale comune (grosso, medio, fino): va bene trasversalmente per ogni tipo di piatto.

Domenica Lunedi Martedì Mercoledì Giovedi Venerdì Sabato Gennaio Febbraio Marzo Aprile Può Giugno luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

Nuovo Registro conti

Hai già un account?
Entra invece O Resetta la password