Fave di Tonka: alleate irresistibili per ricette intriganti
Fave di Tonka: caratteristiche e impiego
Di origine amazzonica, la fava di Tonka non è altro che il seme dell’albero del Cumaro (Dypteriz odorata), chiamato Tonka nella lingua Galibi, una popolazione della Guiana francese. Le fave vengono essiccate, macerate nel rum ed essiccate nuovamente finchè i semi, a forma di mandorla, diventano rugosi e neri, simili a delle lunghe uvette legnose.
Il profumo della fava Tonka è avvolgente e vanigliato, con un sentore appena pronunciato di caramello; il sapore è assimilabile a quello delle mandorle, speziato e leggermente affumicato.
Vengono utilizzati in cucina per arricchire creme, dolci e talvolta il pollo e il pesce.
Salite agli onori della cronaca con gli show cooking di pasticceria degli ultimi anni, le fave di Tonka sono ancora relativamente poco impiegate in cucina: ecco perché, in questo blogpost, vogliamo aiutarvi a familiarizzare con questo intrigante ingrediente.
Da dove vengono e dove si comprano le fave di Tonka?
Le fave di Tonka si ricavano dall’albero del Cumaro, originario del Sud America centrale e settentrionale. Per arrivare a destinazione perfettamente conservate, seguono un percorso di selezione, trasformazione (con la tostatura) e conservazione molto preciso.
Si acquistano presso negozi specializzati di spezie e miscele, naturalmente anche nello shop online de L’Impero del Sole, dove sono disponibili nel vasetto di vetro con capsula twist off, per garantire l’ottimale conservazione dell’aroma.
Come spezia, le fave di Tonka si usano con molta cautela, visto che contengono cumarina: un composto naturale che assunto in grandi quantità potrebbe risultare nocivo per organismo; proprio per questo motivo, negli Stati Uniti la sua vendita è vietata.
Tre ricette intriganti con le fave di Tonka
Zuppa di zucca aromatizzata con fava di Tonka: in questo caso, utilizzeremo la fava di Tonka analogamente alla noce moscata intera quindi, ad una preparazione tradizionale della zuppa di zucca seguirà, a chiusura, una grattugiata a fresco dell’ingrediente. Suggeriamo di utilizzarla con moderazione perché il suo gusto è molto intenso: va inserita gradualmente nella pietanza, assaggiando il risultato finale passo dopo passo. Può diventare un ingrediente capace di fare davvero la differenza in contrasto con il parmigiano, grattato anch’esso a fine cottura per insaporire la zucca. Da provare!
Madeleine al cioccolato fondente e fava di Tonka: in questa ricetta, la morbidezza della madeleine ed il gusto amaro del cioccolato si sposano bene con la dolcezza vanigliata della fava.
Banana bread con fava di Tonka: l’aggiunta di questo inusuale ingrediente al gusto già dolce del classico banana bread regala un risvolto inaspettato ad un dolce che può sembrare poco sorprendente, se non scontato. E invece…
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