La Regina delle spezie invernali e non solo: la cannella di Ceylon

Cannella di Ceylon: quella giusta è impalpabile, “regale” e viene dallo Sri Lanka
Ottenuta a partire dalle migliori qualità di cannella Ceylon, questa polvere aromatica è il risultato di un processo di lavorazione a freddo, eseguito con una mola a pietra simile ad un frantoio. Solo così Sidea Spezie riesce a conservarne tutti gli olii essenziali ed ottenere una consistenza impalpabile, perfetta sulle pietanze.
La cannella di Ceylon proviene dallo Sri Lanka, paese in cui tradizionalmente viene raccolta e preparata a partire dalla corteccia di un arbusto chiamato Cinnamomo (Cinnamomum zeylanicum), della famiglia delle Lauracee. Si formano così le famose stecche di cannella: profumate, fragili e del caratteristico colore che va dal giallo al marrone chiaro.
Il percorso di questa spezia passa per rotte millenarie: usata a partire dal 2.700 a.C. in Cina, è sbarcata in Europa solo nel 1505, scoperta dai portoghesi e in seguito la Compagnia delle Indie detenne il monopolio della commercializzazione di questa spezia fino al 1833.
Fin dall’antichità questa spezia è sempre stata associata ai concetti di nobiltà e benessere: tipicamente utilizzata solo dai ceti più abbienti, veniva impiegata non solo in cucina, ma anche per preparare decotti, filtri d’amore e antidoti a veleni. Gli Egizi la usavano per l’imbalsamazione, l’imperatore romano Nerone la bruciò sulla pira funebre della sua Poppea come atto espiatorio e si dice che il trattato perduto di Aristotele “Sull’ubriachezza” affermasse che il vino aromatizzato con la cannella fosse meno nocivo.
La cannella di Ceylon è più facile da usare in polvere, ma è altrettante popolare anche nella sua versione in stecche. In questo formato, si adatta perfettamente a preparazioni come marinature e fondi bruni, oltre che per bevande classiche come il vin brulè.
Cannella di Ceylon in polvere: dove e quanta
Spesso si pensa alla cannella come ad una spezia tipicamente invernale, perfetta sui biscotti del Natale e onnipresente in tutte le preparazioni più tradizionali, come nella selvaggina o negli stufati. Invece, senza accorgercene la utilizziamo 365 giorni all’anno: dalla piccola pasticceria, alle frittelle del Carnevale, alla semplice spolverata di cannella sul caffè, all’utilizzo nei chutney con riso pilaf, le possibilità sono davvero infinite e variano moltissimo a seconda del gusto personale e dell’abitudine al consumo di cannella.
A questo proposito: esiste un limite al quantitativo di consumo giornaliero di cannella?
Secondo EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) la dose giornaliera massima è di 0,1 mg/kg di peso corporeo. Questo perché la cannella contiene cumarina.
Le proprietà della Cannella di Ceylon
In fitoterapia e nella medicina popolare, la cannella è una delle “spezie toccasana”: dal rimedio contro i sintomi influenzali, ai disturbi di stagione legati ai raffreddori, ai brividi; in tempi più recenti è confermato come possa aiutare a combattere il diabete e a tenere sotto controllo la fame, anche grazie al suo gusto molto intenso.