Noce Moscata

Speziarium

Myristica Fragrans

Nomi comuni:

Parti da utilizzare: semi

È un albero sempreverde a chioma espansa appartenente alla famiglia delle Myristicacee, può raggiungere un’altezza anche di 12 metri e dare frutti per 90 anni. Originaria delle Molucche e delle isole ad est dell’India, viene coltivata da 150 anni in modo esteso nello Sri Lanka, in Malesia e nelle Indie Occidentali. Il frutto è carnoso, giallo, vagamente simile ad un’albicocca e può produrre due tipi di spezie: la noce moscata (che costituisce il seme) ed un arillo avvolgente di colore rosso-arancio: il macis. Gli alberi fioriscono vicino al mare, in valli riparate a 300 metri di altitudine; i frutti maturano dai sei ai nove mesi dopo la fioritura e vengono raccolti quando cadono a terra. Del frutto si elimina la parte esterna e si stacca, manualmente, il macis. Questo viene appiattito ed essiccato al sole per 2/4 ore. Le noci invece, vengono essiccate per 4/6 settimane su appositi vassoi; in seguito si procede alla selezione ed alla classificazione per dimensioni (in base al numero contenuto in una libbra: 60 – 80 – 100)


In cucina
La noce moscata possiede un aroma ricco e fresco, un sapore intenso e dolciastro; il macis risulta leggermente più amaro, ma decisamente più raffinato. Gli arabi impiegano la noce moscata per insaporire la carne d’agnello e di montone; in Cina ed India si incontra in particolari preparazioni, ma il suo uso non è così comune. In Europa è invece tradizionalmente diffusa sia su pietanze dolci che salate. Gli Olandesi la macinano in modo analogo al pepe; amano insaporire con questa spezia patate, verdure, stufati di carne e budini di frutta. In Italia è la spezia prediletta dagli chef in pasticceria; è apprezzata poi nella pasta ripiena, nei sughi, nelle pietanze di carne rossa e negli stufati, ma anche nei dolci al miele, nelle torte ai canditi, nei dessert di frutta.

Benessere
Diffusa maggiormente nella medicina orientale, la noce moscata va assunta in dosi moderate, potrebbe infatti provocare effetti allucinogeni. Il beneficio maggiore che il suo consumo porta, è il controllo della glicemia. Allevia inoltre i disturbi bronchiali ed i reumatismi.

Curiosità
Macis e noci moscate sono sempre stati, sin dai tempi antichi, mercanzie di grande valore; intere pagine si potrebbero scrivere sulla storia della loro coltivazione e sui traffici delle grandi potenze coloniali. Nel VI° secolo, in Cina, veniva usata come medicinale e potente digestivo. Macis e noci giungevano poi ad Alessandria con i convogli delle carovane. In Europa furono probabilmente i crociati a far conoscere queste due spezie; il loro utilizzo era inizialmente legato quasi esclusivamente alle fumigazioni. L’uso in cucina si diffuse solo dopo che i Portoghesi ne stabilirono il commercio nelle Molucche, a partire dal XVI° secolo. Gli Inglesi, nel XVIII° secolo, avevano l’abitudine di portare sempre con sé una noce moscata e una piccola grattugia d’argento o di osso per poter insaporire cibi e bevande secondo gradimento.

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