Chiodo di garofano

Speziarium

Eugenia Aromatica

Nomi comuni:

Parti da utilizzare: bocci fiorali, sia interi che polverizzati.

Si tratta di un grande albero sempreverde della famiglia delle Myrtacee, originario delle Molucche o “Isole delle spezie”, ora coltivato in Indonesia, nel Madagascar, in Tanzania e nelle Indie Occidentali. Cresce meglio in terreni vulcanici e di torba, in aree dove la media di pioggia è di 250 cm l’anno. L’albero raggiunge la maturità in 20 anni e continua a produrre frutti per altri 10 lustri. Nei nostri climi la sua coltivazione è impossibile, al punto che non si trova neppure nei giardini botanici. I semi germogliano entro 4-6 settimane. La raccolta avviene quando i boccioli sono ancora chiusi e si compie strofinando i grappoli tra le palme delle mani. In seguito all’essiccazione, i boccioli diventano marrone scuro e ce ne vogliono da 11000 a 16000 per avere 1 kg di chiodi. I migliori hanno sempre una specie di capsula sulla sommità che deve essere piena e non raggrinzita, ricca dell’olio essenziale che ne caratterizza l’aroma: l’Eugenolo.

In cucina
I chiodi di garofano hanno sapore deciso, caldo e ricco; masticati risultano amarognoli e lasciano in bocca un leggero intorpidimento che si mitiga in cottura. Il loro penetrante aroma li rende adatti sia ai cibi dolci che a quelli salati: dolci, composte di frutta, piatti in agrodolce, carni rosse, cacciagione e bolliti. In America si usano nel prosciutto cotto, in Germania nel pane speziato.

Benessere
Grazie all’olio essenziale che la caratterizza (Eugenolo) e le conferisce l’inconfondibile profumo, questa spezia viene spesso impiegata in medicina, miscelata con altre piante, per rendere gradevoli infusi e sciroppi. Le sue spiccate proprietà analgesiche, antinevralgiche ed antisettiche, rendono i chiodi efficacissimi nel trattamento del mal di denti. Sono anche ottimi stimolatori del gusto e dell’olfatto ed alleviano l’affaticamento mentale. Nell’antica medicina cinese, venivano utilizzati per ridurre le nausee, in caso di ernie ed infezioni, nei problemi circolatori e digestivi. L’olio essenziale si impiega con moderazione, per non rischiare reazioni tossiche.

Curiosità
Nell’antica Cina era d’obbligo masticarne in abbondanza prima di rivolgersi all’imperatore per profumare e purificare l’alito. Nel 1512 Magellano, di ritorno dai suoi viaggi, onorò i regnanti di Spagna con un quantitativo notevole di chiodi di garofano: un omaggio rarissimo e prezioso. Nel 1770 i Francesi riuscirono ad esportare illegalmente alcuni semenzali della pianta dalle isole di origine con l’obbiettivo di impiantare nuove coltivazioni alle isole Mauritius e Bourbon, in seguito anche a Zanzibar e nel Madagascar (oggi il maggiore esportatore)

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